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I Conti Della Bordella

Il nome della famiglia Della Bordella deriverebbe da quello di un nobile cavaliere francese, originario di Bordeaux, partito per le crociate al seguito di Giovanni di Brenne re di Gerusalemme e fermatosi a Mordano nella prima metà del XIII secolo. Le carte imolesi riportano la prima notizia di questa famiglia nella persona di Ugo Della Bordella cavaliere del Comune di Imola nel 1235. Nel 1312 i Della Bordella compaiono tra gli affiliati alla corporazione degli agricoltori. In seguito la famiglia intraprese la carriera notarile tanto che Bartolomeo Della Bordella risulterà essere l’avvocato del Comune nel 1334, ottenendo la gestione della redditizia gabella sul macinato nel 1336 e quella sulla vendita del sale nel 1337.

Attorno alla metà del XIV secolo i Della Bordella erano diventati tanto ricchi da permettersi l’affitto del feudo di Mordano, ottenuto dal vescovo Carlo Alidosi in cambio di una quota di 300 lire annue. Successivamente il papa Innocenzo VI eleverà Mordano a contea ed i suoi feudatari alla dignità di conti. I Conti Della Bordella, legati alla famiglia degli Alidosi, entreranno così a far parte dell’aristocrazia imolese. Si fecero costruire, nel 1478, un palazzo nella parrocchia di S. Maria dei Servi (il loro stemma è scolpito tra quello delle famiglie più importanti sul portale in arenaria, del 1505, della chiesa). In una scala a pianterreno di questo palazzo, ora sede del museo della resistenza, è ancora visibile l’affresco raffigurante il blasone della famiglia: un leone rampante color oro su fondo rosso.

Sul finire del XIV secolo i Della Bordella fanno parte della società di S. Donato (di parte Ghibellina). Il loro nome sarà per alcuni secoli legato nel bene e nel male alle vicende politiche imolesi. Il nome di un Della Bordella compare in un graffito datato 1412 inciso in una segreta della Rocca di Imola. L’ultimo erede della casata è Pier Luigi Della Bordella nato in Toscana a Stia in provincia di Arezzo nel 1934 dove è vissuto fino al 2002.

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